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GAZZETTA
DI PARMA
Carreras
inspires
The
concert in the framework of "Busseto for Verdi"
An
extensive coda of five encores generously presented by Jos Carreras under
the pressure of the enthusiastic public filling the little theatre of Busseto
did not disturb the sense of proportion ordered by the program booklet. It
only added a new chapter dedicated to Neapolitan songs to the two opposite
others respectively dedicated to Verdi and De Falla.
In reality this was only an apparent contrast, because all five chamber
romances by Verdi and seven popular Spanish songs by De Falla were shown
through the very special lens of Luciano Berio's orchestration. A real
sorcerer, he lays his hands on the others' works from Boccherini to Maler,
from Verdi to Schubert.
Starting with Busoni's conviction that a notation is already a transcription
Berio interprets various texts with inventiveness complemented by intentions
hidden in piano notations. But sometimes his digression becomes critical,
even provocative, like when he clearly cited Lohengrin in the last Verdi's
romance L'Esule, a piece that more than any other tended to acquire a new
dramatic dimension. Last night, however, the center of attention was the
performer, who even within this precisely calibrated pattern was able to
express his own understanding of style and find adequate accents for each
piece.
Many years ago Carreras for the very first time presented Berio's transcriptions
of Verdi in a concert at Teatro Regio in the framework of the first Verdi
Festival, which commissioned him, and of which he was the only memorable
chapter (rather owing to precious music than to the performer's charm). The
contact resumed also last night thanks to his particular communicative ability,
the way he builds the phrase, puts accents, and varies colors. De Falla's
marvelous songs were received with an outburst of sympathy and adherence;
later all arrived in the luminous and languid atmosphere of Neapolitan songs
(preceded by the entrancingly intimate Musica Prohibita). The Toscanini
orchestra and the conductor David Gimenez were also extremely enthusiastic.
Translation
Maria Kozlova
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Articolo GAZZETTA DI PARMA
Entusiasma Carreras
Il concerto nel quadro di Busseto per Verdi
Anche l'ampia coda dei cinque bis che Jos Carreras ha concesso generosamente
sotto la pressione dell'entusiasmo del pubblico che gremiva il teatrino
bussetano non ha turbato il senso della misura proposto dall'impaginazione
del programma; ha soltanto aggiunto un nuovo capitolo, dedicato alla canzone
napoletana, ai due che si contrapponevano in modo antitetico, rispettivamente
dedicati a Verdi e di De Falla. Contrapposizione solo apparente, in realt,
poich tanto le cinque romanze da camera verdiane che le Siete canciones
populares espanolas di De Falla erano proposte attraverso la lente cos
particolare della orchestrazione di Luciano Berio, vero e proprio stregone
quando riesce a mettere le mani sulle cose altrui, da Boccherini a Mahler, da
Verdi a Schubert.
Partendo dalla convinzione di Busoni, essere cio la notazione gi trascrizione,
Berio si muove sui vari testi con una freschezza inventiva che insieme
integrativa delle intenzioni racchiuse nella notazione pianistica ma pure
divagazione critica, sottilmente provocatoria persino: come segnala
esplicitamente la fuggevole citazione di Lohengrin nell'ultima delle romanze
verdiane, L'esule, pagina che pi delle altre parsa ritrovare una nuova dimensione
drammatica. Ma l'altra sera l'interesse era tutto concentrato sull'interprete,
il quale proprio lungo questa traccia cos finemente calibrata ha saputo
esprimere a pieno la propria vocazione stilistica, trovando per ogni pagina
gli accenti pi adeguati.
Il ricordo andava, ovviamente, a molti anni fa, al concerto che Carreras
aveva tenuto al Regio presentando in prima assoluta queste trascrizioni
verdiane di Berio nell'ambito del primo Verdi Festival che le aveva
commissionate e di cui, sia per la preziosit dell'offerta che per il
prestigio dell'interprete, fu l'unico capitolo memorabile. Suggestioni che si
sono rinnovate anche l'altra sera grazie alla particolare qualit
comunicativa dell'interprete, alla misura con cui plasma il fraseggio, calibra
gli accenti, modula i colori; in un crescendo di partecipazione che ha
trovato nelle meravigliose canzoni di De Falla un'aderenza quanto mai coinvolgente,
per arrivare infine alla luminosa atmosfera struggente delle canzoni
napoletane ( precedute da una Musica proibita delibata con seducente
intimit). Entusiasmo senza fine che
ha pure toccato l'orchestra Toscanini e il direttore David Gimenez.
g.p.m.
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